Che cos’è l’orchite

Con il termine orchite si vuole indicare l’infiammazione dei testicoli, anche di uno solo. Questa patologia che può essere cronica o acuta, prende anche il nome di didimite o nel caso dell’infiammazione dell’epididimo, epididimite. L’etimologia della parola stessa indica il problema: orcheis (ορχεις) testicolo più –ite ovvero processo infiammatorio.
Quando si è in presenza di un’orchite, il testicolo appare tumefatto, arrossato ed il soggetto prova dolore. In forma acuta possono manifestarsi anche stati febbrili. A seconda della cura e dell’evoluzione del problema vi può essere regressione oppure la perdita della funzione della ghiandola colpita e conseguenze atrofiche/sclerotiche, quindi anche sterilità. E’ particolarmente pericolosa per la fertilità maschile quando si manifesta in pubertà.

Come si contrae
L’orchite è solitamente causata da virus, batteri o deriva da malattie sessualmente trasmissibili.
Si può contrarre dunque in caso di:
parotite
tifo
brucellosi
morbillo
gonococco
stafilococco
clamidia
tubercolosi
sifilide
gonorrea
prostatite
mononucleosi
epatite

Se dunque hai mancato la vaccinazione per la parotite o hai contratto una malattia sessuale e noti un rigonfiamento doloroso dello scroto, potresti aver contratto l’orchite. Nel caso della sifilide, molto spesso il testicolo è duro e gonfio ma non dolorante. In altri casi invece posso presentarsi anche atrofia e ulcere. Occorre fare molta attenzione anche alle infezioni delle vie urinarie, frequenti cause dell’orchite.

Se la causa è la parotite, l’infiammazione del testicolo compare solitamente dopo quattro giorni circa dalla comparsa dei sintomi degli orecchioni, la cura è più semplice e la possibilità di diventare sterili è decisamente più bassa.

E’ molto più raro contrarre un infiammazione dei testicoli con brucellosi, mononucleosi o epatite ma non è da escludersi. Se si presentano i sintomi, occorre includere tutte le possibilità nella ricerca della causa.

Naturalmente l’orchite è soggetta a fattori di rischio per cui alcuni soggetti sono più a rischio di altri:
maschi di età superiore ai 45 anni
maschi che hanno affezioni croniche alla prostata
ragazzi con età superiore ai 10 anni non vaccinati contro gli orecchioni
maschi con malformazioni al tratto urinario e problemi congeniti
maschi che soffrono regolarmente d’infezioni urinarie
maschi con malattie sessualmente trasmissibili
maschi che si sono sottoposti ad interventi chirurgici degli organi genitali

L’orchite infine può manifestarsi in modo:
cronica: ovvero i sintomi si manifestano con frequenza, soprattutto il gonfiore non tanto il dolore, ed il soggetto ha contratto una malattia venerea o una grave infiammazione;
acuta: questo tipo d’infiammazione del testicolo si presenta sporadicamente ed è dovuta alla parotite o ad altra natura batterica o virale.

Come non si contrae

Per evitare d’incappare nell’infiammazione dei testicoli è sempre bene curare l’igiene intima, fare la vaccinazione o evitare il contatto con chi è affetto da parotite se non si è vaccinati, fare controlli regolari alla prostata ed usare il preservativo per evitare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Occorre soprattutto rivolgersi prontamente al medico curante, per iniziare tempestivamente il trattamento ed indagare sulle cause. Il trattamento varia a seconda della causa che ha originato il problema: di base vengono prescritti antibiotici ed antinfiammatori o medicinali atti a curare la causa scatenante.